Distribuzione Cooperativa, riprende il confronto sul rinnovo del Contratto nazionale applicato a 65m …

Dell’Orefice: «Accelerare sui tempi del rinnovo contrattuale rappresenterebbe la vera distintività del sistema cooperativo. Le organizzazioni sindacali con il documento unitario hanno provato a suggerire delle linee sulle quali confrontarsi per dare una risposta ai cambiamenti in atto, proposte che offrono degli spunti interessanti per il proseguimento del negoziato e rispondere ai bisogni e alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori di una realtà che riveste un ruolo specifico»

Roma, 19 novembre 2021 – E’ ripreso il confronto tra le organizzazioni sindacali di categoria e vertici delle associazioni di settore Ancc Coop, Confcooperative Consumo e Utenza e Agci Agrital, sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro applicato a circa 65mila lavoratrici e lavoratori. I Sindacati hanno riproposto i contenuti del documento unitario posto alla base dell’avvio della stagione dei rinnovi contrattuali settoriali, valorizzando la specificità rappresentata dalla distribuzione cooperativa.

Al centro della proposta di parte sindacale i temi legati a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla introduzione di nuove tutele e garanzie per la conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro tenuto conto della presenza femminile nel comparto, al welfare, alla formazione e all’aggiornamento professionale come diritto individuale, con un’attenzione particolare al lavoro del futuro e la espressa richiesta di rendere più strutturato l’articolato contrattuale in tema di lavoro agile.

Temi anche connessi alla rivisitazione delle professionalità nei sistemi di classificazione del personale, da attualizzare e semplificare, come pure al contrasto al divario e alla violenza di genere con maggiori garanzie per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione.

Tra le richieste dei sindacati anche nuove modalità di fruizione dei congedi parentali, norme contrattuali più utili per rafforzare il diritto al lavoro dei disabili e dei lavoratori cosiddetti “fragili”, ma anche dei nuovi assunti, dei giovani e delle donne.

Attenzionato anche il tema dell’invecchiamento attivo e la necessità di favorire la convivenza generazionale, anche mediante forme di “staffetta generazionale” che trovino un volano nel Contratto Nazionale.

Centrali nell’ambito del rinnovo del Contratto Nazionale, sono i temi relativi agli impatti delle esternalizzazioni e terziarizzazioni e della salvaguardia dell’occupazione diretta, a partire dal Mezzogiorno.

Il salario deve tenere conto degli incrementi che ci sono stati anche in altri settori e per altre categorie.

I sindacati hanno poi proposto di proseguire il confronto per aree tematiche. Il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice ha sollecitato la definizione di un fitto calendario di incontri e il programma dei lavori «per dare un accordo di rinnovo ad un contratto ormai scaduto da diversi anni».

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