Turismo, il Piano per il rilancio del ministro Garavaglia. Le proposte della Fisascat Cisl per soste …

Guarini: «Bene la disponibilità al confronto con le Parti Sociali, lavorare insieme per sostenere il Brand Italia»

Roma, 19 marzo 2021 – Parte dall’operatività del ministero del Turismo il rilancio del comparto turistico che in Italia vale il 13% del Pil e occupa oltre due milioni di addetti di cui circa 300mila stagionali. Il ministro Garavaglia, in audizione davanti alle Commissioni riunite Attività Produttive di Camera e Senato sulle linee programmatiche del dicastero, ha annunciato un piano a tutto campo “per distribuire nel modo più equo e veloce possibile le risorse a disposizione”. Il ministro ha annunciato la riattivazione del Comitato permanente per la promozione del turismo proponendo “un lavoro di coordinamento a livello centrale e un miglioramento nel rapporto con Regioni e Comuni”. Senza tralasciare il tema della sicurezza, essenziale per ripartire.

Il ministro ha sottolineato l’esistenza di “protocolli efficaci che rendono possibile riaprire con tranquillità anche nella situazione attuale”. Sul tema degli aiuti alle imprese, risorse importanti ancora da distribuire, a cominciare dai 228 milioni da destinare ai rimborsi ad agenzie e tour operator, il Ministero del Turismo sta lavorando per inserire nella parte di Pnrr di sua competenza una estensione del superbonus al 110% alle strutture alberghiere per i lavori di efficientamento. E ancora il ministro propone il passaporto sanitario e un gioco di squadra con Regioni e Comuni per promuovere il brand Italia anche attraverso un piano per digitalizzare tutta la filiera. Garavaglia pensa poi ad un hub digitale, il portale Italia.it, che funga da soggetto aggregatore dell’offerta privata e pubblica dove prenotare e programmare le vacanze Made in Italy in tutta la penisola e “sviluppare nuove tipologie di offerta e di attività imprenditoriali”.

La Fisascat Cisl, che valuta positivamente il piano annunciato dal ministro Garavaglia, propone una serie di azioni per rilanciare il comparto turistico nel suo complesso. A cominciare dalla costituzione di un Osservatorio nazionale per monitorare il rispetto delle regole e delle norme per la riapertura in sicurezza delle strutture e dal potenziamento delle attività di promozione del turismo italiano nel mondo, anche prevedendo una maggiore sinergia tra il comparto turistico e l’enogastronomia per stimolare la competitività e la commercializzazione dei prodotti, lo scambio di beni e nuove rotte turistiche nel bacino del mediterraneo. Tra le proposte Fisascat Cisl anche l’utilizzo delle risorse del Recovery Plan per la promozione di iniziative volte allo sviluppo turistico, alla riqualificazione delle infrastrutture ricettive e al potenziamento dei vettori del trasporto aereo a lungo raggio.

Senza tralasciare l’accrescimento della competitività del settore e dei servizi turistici a livello internazionale con l’avvio di percorsi di formazione continua per la riqualificazione degli addetti del settore come pure è necessario promuovere un canale dedicato all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro nel settore anche attraverso il collegamento tra scuola, formazione post-scolastica, master e mondo del lavoro, valorizzando gli strumenti contrattuali finalizzati all’inserimento nel mercato attraverso il sistema della bilateralità di origine contrattuale.

«Il nostro auspicio – ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini – è che, nell’ambito del confronto aperto dal ministro del Lavoro Orlando sulla riforma degli ammortizzatori sociali, venga rafforzata la struttura degli ammortizzatori universali anche prevedendo uno strumento selettivo che salvaguardi la stagionalità, caratteristica strutturale del comparto turistico e le professionalità che vi operano». Il sindacalista rilancia anche sulla «definizione di politiche attive di formazione e riqualificazione ad hoc per il settore alberghiero ricettivo e della ristorazione».

Per Guarini sono anche necessarie «azioni legislative nazionali e regionali per favorire la destagionalizzazione e l’ampliamento del periodo ricettivo, con la programmazione delle manifestazioni e degli eventi durante tutto l’anno, sostenendo un turismo sociale accessibile nei diversi periodi dell’anno».

Il sindacalista suggerisce «l’introduzione di incentivi all’utilizzo dei buoni vacanza nei periodi di minor afflusso e valorizzare il turismo della terza età attraverso elementi di sostegno economico». «Bene la disponibilità del ministro al confronto con le Parti Sociali – ha concluso Guarini – bisogna lavorare insieme per sostenere il Brand Italia e rafforzare ulteriormente il sistema di relazioni sindacali esistente e il rapporto con le istituzioni, con l’auspicio si possa innescare la possibilità di un ruolo attivo del sistema della bilateralità settoriale e dei fondi interprofessionali».

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