La giornata di sciopero svoltasi giovedì 18 luglio indetta dalla FISASCAT Cisl Bari per denunciare alla Comune di Bari, le condotte omissive delle tre cooperative sociali impegnate nell’appalto Bari Home Care, e per contestare il mancato riconoscimento degli istituti contrattuali economici sanciti dalla contrattazione collettiva di lavoro di primo e secondo livello ha registrato la partecipazione di 41 operatori socio-assistenziali e operatori socio-sanitari domiciliari
Durante la mobilitazione, il segretario della FISASCAT Cisl bari Michele Ferrigni è stato ricevuto dal neo-sindaco del Comune di Bari, Vito Leccese, e dal suo esponente di staff della direzione generale, il dottor Giancarlo Partipilo. Il segretario ha esposto l’importanza dei servizi domiciliari a favore delle persone più bisognose del comune di Bari, un settore che viaggia parallelamente alla sanità domiciliare. Ha sottolineato la necessità di migliorare la qualità del servizio attraverso il rispetto delle norme contrattuali e di legge, considerando le negligenze delle tre cooperative.
Durante l’incontro, si è anche toccato il delicato tema della salute e sicurezza nelle case degli utenti, delle norme comportamentali e di supporto che spesso vengono non previste dalle società cooperative, come la necessità della compresenza di due operatori soprattutto per gli utenti più fragili e ob
Il sindaco Vito Leccese e il referente di staff Partipilo, dimostrando sensibilità agli argomenti sollevati, hanno garantito che ascolteranno a breve le cooperative e riconvocheranno le organizzazioni sindacali su
La Fisascat CISL di Bari, continuerà a seguire attentamente la vertenza in questione. Il diritto alla salute, alle prestazioni sanitarie e alle cure domiciliari sono temi cardine che la CISL e la Fisascat stanno portando avanti. Questi non devono rimanere solo argomenti previsti dalla legge e dalle norme contrattuali, ma devono essere effettivamente messi in atto per supportare i cittadini più bisognosi, esaltando i principi di democrazia e del
“La mobilitazione del 18 luglio – spiega Miriam Ruta segretaria generale Fisascat CISL Bari – rappresenta un passo importante nella lotta per il riconoscimento dei diritti e delle giuste condizioni di lavoro per gli operatori socio-assistenziali e sanitari domiciliari.”