Lavoro. Guarini: «Sul ricorso ai voucher necessaria un’assunzione di responsabilità. Serve u …

Roma, 13 maggio 2022 – «Non siamo pregiudizialmente contrari ai voucher ma pensiamo vadano meglio regolamentati. E’ uno strumento che può dare risposte, ma non strutturali, da usare nell’eccezionalità, nella difficoltà. E’ necessaria un’assunzione di responsabilità verso una forma di lavoro diversa da quelle classiche». Lo ha dichiarato il segretario generale Davide Guarini, commentando le dichiarazioni rilasciate dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che ha definito il voucher uno strumento utile per contrastare il lavoro nero e auspicandone la reintroduzione nel settore turistico.

«Se il voucher è uno strumento di contrasto al lavoro nero – ha aggiunto il sindacalista – crediamo non possa diventare un supporto a forme di lavoro grigio: ecco perché serve una regolamentazione all’insegna della certezza dell’uso del voucher sul piano temporale, attraverso un monitoraggio costante, che funga da deterrente agli abusi, sfruttando gli strumenti digitali». «In questa direzione – ha evidenziato – auspichiamo il potenziamento dei servizi ispettivi. Devono essere messi in campo verifiche e controlli, il voucher non deve essere usato per coprire forme di illegalità. La verifica da parte delle istituzioni è dunque un deterrente fondamentale su cui lavorare, evitando così episodi in cui, ad esempio, una struttura certifica la presenza del lavoratore per un’ora, quando invece è durata l’intera giornata».

Sulle dichiarazioni di Garavaglia, che ha indicato nel voucher una forma di semplificazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, Guarini ha poi aggiunto: «Al momento, l’incontro tra domanda e offerta affidato completamente al pubblico non funziona; l’unico sistema efficace si sta rivelando quello delle agenzie di somministrazione».

«A nostro avviso – ha concluso il sindacalista – si potrebbe ricorrere a uno strumento contrattuale super partes come la bilateralità, condiviso da parte datoriale e sindacale e capace di rispondere meglio alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto turistico».

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