Blanca: «La bilateralità contrattuale nel comparto del lavoro domestico ha caratterizzato il settore offrendo strumenti di welfare volti alla tutela degli assistenti familiari e, al contempo, delle famiglie datrici di lavoro»
Roma, 13 gennaio 2023 – Professionalità sempre più qualificate e certificate per gli assistenti familiari prestatori d’opera in Italia attraverso l’intervento della bilateralità settoriale. Ebincolf, l’Ente Bilaterale Nazionale del settore del Lavoro Domestico costituito dalle Parti Sociali firmatarie della contrattazione nazionale di settore Fidaldo, Domina, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, ha infatti acquisito lo status di Organismo di certificazione Accredia con l’accreditamento riconosciuto ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 del 2012.
Per l’ammissione all’esame di certificazione lavoratrici e lavoratori dovranno dimostrare di possedere tre requisiti minimi: una conoscenza di base della lingua italiana; una comprovata formazione, realizzata nell’ultimo triennio, che abbia consentito il conseguimento delle conoscenze, abilità e competenze nella mansione oggetto della certificazione; una esperienza lavorativa in regola di almeno 12 mesi, anche non continuativa, nell’ultimo triennio e nelle mansioni oggetto della certificazione.
Dal 2023 Ebincolf, operativo in qualità di Organismo di certificazione con il marchio “Certicolf”, certificherà la professionalità degli assistenti familiari sulla base della norma UNI 11766:2019 “Attività professionali non regolamentate. Assistente familiare: colf, baby-sitter, badante – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”. La norma, fortemente perseguita dalle Parti Sociali e pubblicata nel 2019, definisce i requisiti specifici di ciascuna figura professionale operativa nell’ambito dell’assistenza familiare, con riferimento alle tre qualifiche funzionali di colf, badante e baby sitter.
La procedura di certificazione, avviata da Ebincolf nel 2017 sulla base di un disciplinare interno, ha comportato una significativa rivisitazione delle competenze e dell’organizzazione dell’Ente. «Un’occasione fondamentale – commenta Lorenzo Gasparrini, Presidente di Ebincolf – che attesta l’importanza del settore per le oltre 2 milioni di famiglie che hanno alle proprie dipendenze un assistente familiare. Da oggi, queste famiglie potranno contare su professionisti con competenze verificate e certificate dall’Ente Bilaterale diventato, oggi, l’unico Organismo di certificazione per gli assistenti familiari in base alla norma UNI 11766:2019». «Le verifiche da parte dell’Ente Unico di Accreditamento saranno costanti nel tempo. – ha sottolineato Gasparrini – Questo, a nostro avviso, è un importante passo per sedimentare la cultura del lavoro dignitoso attraverso lo strumento della contrattazione».
«Volgendo lo sguardo al recente passato – ha aggiunto la segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca in veste di Vice Presidente Ebincolf – la bilateralità contrattuale nel comparto del lavoro domestico ha caratterizzato il settore offrendo strumenti di welfare volti alla tutela degli assistenti familiari e, al contempo, delle famiglie datrici di lavoro».
«Protèsi al miglioramento del settore e all’emersione dei rapporti di lavoro – ha evidenziato Blanca – ciascun attore sociale ha volto proattivamente il proprio contributo per la qualificazione del comparto e degli assistenti familiari al fine di dare pieno riconoscimento alle risorse umane impiegate e ai bisogni delle famiglie».
«Il comparto domestico italiano – ha concluso – rappresenta ad oggi un unicum rispetto allo scenario europeo e mondiale. L’iter avviato nel 2017, con il risultato raggiunto oggi, esalta il valore della contrattazione collettiva nazionale e spiana la strada verso un futuro volto alla centralità delle persone e al pieno riconoscimento del loro valore».