Prioritari per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti la tutela del potere di acquisto dei salari e il riconoscimento della professionalità degli oltre 600mila addetti del settore
Roma, 28 giugno 2024 – Avviare le trattative di rinnovo del contratto collettivo nazionale delle imprese di pulizia, servizi integrati/multiservizi 2025-2027, nel rispetto delle previsioni normative e degli accordi interconfederali. E’ quanto richiesto dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti in una missiva inviata alle associazioni datoriali del settore, Anip Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi e Unionservizi Confapi. Allegata alla nota la piattaforma rivendicativa unitaria, trasmessa a sei mesi dalla scadenza della contrattazione vigente fissata al 31 dicembre 2024.
In premessa del documento unitario le tre sigle tracciano il percorso che ha portato, nel 2021, all’ultimo rinnovo contrattuale, siglato ad 8 anni dalla precedente scadenza. Un importante traguardo raggiunto in un periodo critico, segnato dalla pandemia, durante il quale gli oltre 600mila addetti del settore hanno svolto un ruolo fondamentale nel garantire la pulizia e la sanificazione in ospedali, presidi sanitari e altri luoghi essenziali, contribuendo a contenere il contagio e a mantenere operativi i servizi essenziali.
Il settore degli appalti di servizi, si sottolinea nella nota, è in continua e costante crescita, ed è caratterizzato da terziarizzazioni e affidamento di nuovi servizi. Tuttavia nel settore, dove si opera prevalentemente in regime di appalto, le politiche di contenimento della spesa pubblica, con le gare che vedono frequentemente la riduzione dei servizi e le esternalizzazioni nel comparto privato finalizzate al contenimento dei costi, hanno comportato pesanti riduzioni di salario.
Nel comparto degli appalti pubblici, e per quelli dei servizi in particolare, il nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha realizzato un cambio di paradigma significativo per quanto concerne l’obbligo di individuazione e indicazione nei bandi di gara del contratto nazionale e territoriale strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto. Un passaggio, quest’ultimo, che pone al centro il ruolo della contrattazione collettiva per migliorare le condizioni di lavoro e garantire maggiore stabilità occupazionale, nel tentativo di contrastare le pratiche di dumping contrattuale purtroppo esistenti nel settore.
Attraverso il rinnovo contrattuale, si sottolinea nella proposta di parte sindacale, si intende promuovere e realizzare, la tutela del potere di acquisto dei salari, con l’obiettivo primario di incrementare i minimi contrattuali, valorizzare e riconoscere le professionalità, aumentare maggiorazioni e indennità e incrementare le tutele contrattuali, con particolare attenzione ai temi della salute e della sicurezza, formazione, organizzazione del lavoro e conciliazione tempi vita-lavoro.