La Guardia Giurata. Un pensiero di Stefania Tamma

La Guardia Giurata
Si veste nella penombra e vive nell’ombra…
Si perché la Guardia Giurata si alza nel cuore della notte e si veste quasi sempre al buio, per non svegliare le persone amate…un gesto metodico che compie quasi ogni giorno…per anni…ogni gesto è misurato per essere compiuto nel minor tempo possibile, si perché ogni minuto che riesce a guadagnare, è un minuto in più di riposo che riesce a concedersi…l’ultima cosa che indossa sono pesanti e scomodi anfibi, che non sa per quante ore saranno ai suoi piedi…ed ecco che é pronta…chiude la porta di casa alle sue spalle e sulle stesse spalle carica grandi responsabilità, accompagnata da una costante: IL RISCHIO.
Si il rischio, perché la Guardia Giurata è esposta a tanti rischi di ogni genere, rischi che ha giurato di affrontare a testa alta per garantire la sicurezza di chi si affida a lei.
È sempre tra la gente, è una spugna e un filtro, e cerca una soluzione ad ogni richiesta…costantemente…è il perno di una bilancia che tiene sù piccoli e grandi equilibri, eppure nessuno si accorge di lei…
Sono come api laboriose, che lavorano instancabilmente per offrire agli altri il frutto dolce di un duro lavoro.
Conosce molto bene l’alternarsi delle stagioni, la sua pelle non si sottrae a sole, pioggia, vento, caldo torrido e freddo gelido, ha imparato a conviverci…
Nella notte mentre tutti si lasciano cullare dai sogni, la Guardia Giurata lascia i suoi in un cassetto (che spesso dimentica di aprire), e inizia il suo viaggio tra le strade, nelle stazioni, negli aeroporti, nei porti, in magazzini, nei cantieri, in strutture pubbliche e private, la sua divisa ha mille sfumature ma un fine comune: LA SICUREZZA.
E mentre il suo operato è sempre sotto una severa lente d’ingrandimento, le sue esigenze devono riuscire a passare attraverso la cruna di un ago, e talvolta neppure quello.
Nessuno perdona a chi per ore ed ore è luce, un minuto d’ombra…eppure è proprio in quel minuto d’ombra incriminato che si svela l’umanità…si perché la Guardia Giurata non è una macchina, anche se spesso trattata come tale, ma un essere umano e come tale imperfetto, ma è dalle proprie imperfezioni che si può trarre insegnamento e migliorare se stessi.
Constatate ma non giudicate, comprendete e ascoltate.
Una Guardia Giurata non smette mai di compiere il suo lavoro, MAI! E quando termina il suo turno di lavoro e si incammina verso casa, si rinfranca ammirando ogni giorno uno spettacolo che si rinnova: l’alba, e prima che la città si svegli, la Guardia Giurata torna nell’ombra concedendosi qualche ora di meritato riposo…si perché ogni giorno perde tante ore di sonno, ma ciò che non perde mai è la dignità, la dignità con cui svolge il suo lavoro, e la dignità non ha bisogno di riflettori per essere messa in luce.
                                        G.P.G. Stefania Tamma

Related Posts