Guarini: «la contrattazione andrà sviluppata così come è articolata la rappresentanza nei luoghi di lavoro»
Roma, 27 aprile 2022 – La contrattazione collettiva è il luogo più idoneo dove promuovere e rafforzare le tutele anche per tutte le forme di lavoro flessibile, senza disincentivare il ricorso al lavoro subordinato. Il II Congresso Nazionale della Fist Cisl è l’occasione per rilanciare le priorità della contrattazione nel terziario di mercato, settore strategico per la ripresa, dove coesistono in misure crescente tipologie contrattuali riconducibili al lavoro dipendente e in somministrazione e al mondo delle collaborazioni e del lavoro autonomo.
Sono le federazioni di seconda affiliazione, alla Fist Cisl, Fisascat e Felsa, entrambe impegnate nei percorsi di rinnovo dei contratti nazionali che interessano più di 4 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori del commercio, turismo e servizi e oltre 700 mila lavoratori in somministrazione, a tracciare le linee guida della contrattazione per governare le transizioni lavorative e i passaggi di status occupazionale che si manifestano con una frequenza sempre maggiore nel mercato del lavoro di riferimento. Tra i punti cardine delle piattaforme di rinnovo: prevenzione dei rischi, salute e sicurezza, formazione continua, inquadramento professionale delle nuove professionalità e riforma dei sistemi di classificazione del personale, welfare contrattuale e salario, ma anche e-commerce, conciliazione vita lavoro e sostegno alla genitorialità, e ancora cura, assistenza, long term care e nuovi diritti attivabili in caso di bisogno come nei radicali processi di riorganizzazione e nel franchising.
Tutele da estendere anche alle lavoratrici e ai lavoratori in somministrazione e con contratti temporanei. A cominciare dall’introduzione del diritto di precedenza nelle assunzioni, sia per quanto riguarda le stabilizzazioni che le attività a carattere stagionale, come anche, nei casi di cambio appalto, prevedendo l’inclusione dei lavoratori nel perimetro di applicazione della clausola sociale.
Prioritari anche lo sviluppo della contrattazione di sito e il contrasto al turn over patologico come pure la garanzia sulla piena parità di trattamento del welfare aziendale e la costruzione di nuove norme contrattuali che attribuiscano alla formazione la veste di diritto soggettivo del lavoratore, da considerare a tutti gli effetti una forma di tutela di nuova generazione.
Sul lavoro temporaneo in particolare la richiesta verte sul corretto inquadramento contrattuale dei lavoratori temporanei, sul riconoscimento degli elementi economici contrattati nel secondo livello, sulla promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla parità di accesso alle attività formative.
«Fisascat e Felsa dovranno lavorare insieme per conseguire questi risultati nella convinzione che la contrattazione collettiva sia il cantiere per costruire equità, giustizia sociale e benessere» ha dichiarato il segretario generale della Fist Cisl Davide Guarini sottolineando che «la contrattazione andrà sviluppata così come è articolata la rappresentanza nei luoghi di lavoro, promuovendo dei coordinamenti tra le due federazioni in modo da uniformare l’azione sindacale negoziale».
«Per raggiungere il progresso sociale – ha concluso il sindacalista – si deve perseguire la via pattizia con l’obiettivo di approntare relazioni industriali partecipative e collaborative».