DECRETO RISTORI, TRA I BENEFICIARI INCLUDERE GLI AGENTI E I RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO

– Inserire tra i beneficiari del nuovo Decreto Ristori anche gli agenti e i rappresentanti di commercio coinvolti indirettamente dalle chiusure previste dall’ultimo DPCM in vigore dal 26 ottobre. E’ la richiesta unanime dellerappresentanze di categoria degli oltre 220 mila agenti e rappresentanti di commercio – Fnaarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Ugl Terziario, Usarci – contenuta in una nota congiunta trasmessa al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Le rappresentanze sollecitano “l’adozione di provvedimenti a sostegno della categoria di lavoratori che, ogni anno, intermedia più del 70% del Pil italiano” e che vedrà “notevolmente diminuire, se non azzerare completamente, le vendite con i clienti”.

Nel mese di giugno le rappresentanze avevano acceso i riflettori sulle difficoltà riscontrate dalla categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio nell’accesso ai contributi a Fondo Perdutoprevisti dal Decreto Rilancio, stigmatizzando il metodo penalizzante e discriminatorio utilizzato per l’accesso all’indennizzo, che tra i requisiti ha previsto il raffronto delle fatture dei mesi di aprile 2020 e 2019, producendo nei fatti un effetto distorsivo sulla dimostrazione della diminuzione dei fatturati nel primo semestre del 2020. Le rappresentanze di categoria  auspicano quindi, nel caso in cui venisse accolto l’appello, che “il Governo tenga conto delle criticità segnalate relativamente all’applicazione del Fondo Perduto per la Categoria degli Agenti di Commercio”.

Il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto sottolinea che «gli agenti e i rappresentanti di commercio oggi non stanno lavorando perché le attività oggetto dell’ultimo DPCM sono chiuse o stanno lavorando a scartamento veramente ridotto» e che «anche questa categoria di lavoratori ha la necessità di avere ristori adeguati al fatturato». «Al Governo – ha concluso il sindacalista – chiediamo di compiere un ulteriore sforzo per non lasciare soli gli agenti e i rappresentanti di commercio e le loro famiglie, questi lavoratori non siano discriminati»

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