Dell’Orefice: «Concentrarsi sul merito per migliorare l’equilibrio complessivo dei contenuti finora discussi e negoziati fra le parti»
Roma, 22 luglio 2022 – E’ proseguita sui temi dell’organizzazione del lavoro, delle prestazioni domenicali e festive, degli incrementi orari, del premio aziendale e delle trasferte la trattativa con la direzione di Coop Alleanza 3.0 sulla definizione di un unico Contratto Integrativo Aziendale da applicarsi ai circa 17.000 dipendenti della cooperativa di consumatori.
Per i sindacati è necessario approntare nuove norme contrattuali finalizzate a mitigare il disagio conseguente alle prestazioni domenicali e festive e a quelle connotate da prestazioni “spezzate”, nonché le previsioni volte a valorizzare l’apporto professionale dei lavoratori che svolgono prestazioni giornaliere più lunghe, sui quali la cooperativa sembrerebbe intenzionata a scaricare il maggior onere in termini organizzativi per rispondere alle necessità connesse al servizio di vendita.
Sul tavolo anche l’organizzazione dei turni giornalieri e il meccanismo di incremento dell’orario di lavoro, che la Cooperativa sarebbe disponibile a riconoscere a 1.000 dipendenti nell’arco di vigenza del Cia; per i sindacati l’incremento delle ore per i dipendenti a tempo parziale dovrà valorizzare soprattutto chi ha orari contrattuali più bassi e il meccanismo dovrà prevedere il consolidamento di quota parte delle ore prestate in regime di clausole flessibili senza che le lavoratrici ed i lavoratori interessati siano costretti a modificare le condizioni contrattuali individuali.
Prioritaria anche la rivisitazione dei criteri di accesso al premio aziendale per chi non fosse nella condizione di accedere al consolidamento di parte del salario variabile legato alla redditività.
La trattativa è aggiornata al 26 luglio.
«Nelle prossime occasioni di confronto – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice – bisognerà concentrarsi sul merito per migliorare l’equilibrio complessivo dei contenuti finora discussi e negoziati fra le parti».
Per il sindacalista «occorre non disperdere la significativa possibilità di dare alla più grande cooperativa di consumo del nostro paese un Contratto Integrativo Aziendale che valorizzi il lavoro le lavoratrici».