Conbipel, prosegue l’esame congiunto sulla procedura di trasferimento avviata dal marchio in A.S. …

I sindacati hanno sollecitato incontri volti al monitoraggio della situazione, la salvaguardia occupazionale dipendenti della sede e del magazzino, la definizione di un possibile incentivo all’esodo su base non oppositiva e azioni di politica attiva

Roma, 24 giugno 2022 – Prosegue l’esame congiunto previsto dalla procedura di trasferimento formalizzata dal marchio Conbipel – attualmente in amministrazione straordinaria – dopo il via libera del Mise.

La rete vendita Conbipel è composta da 184 punti vendita. Al 31 maggio 2022 il personale in forza era di 1.457 persone, di cui 150 operanti presso la sede, 67 in magazzino e 1.240 nei diversi negozi. La proposta di acquisizione coinvolgerebbe in prima battuta Grow Capital, la quale attraverso la NewCo, Eapparels, acquisirebbe il marchio, la sede, il magazzino e 165 punti vendita con 1.408 dipendenti.

L’offerta prevede la salvaguardia del 90% della forza lavoro al momento della cessione. Previsto anche un secondo trasferimento, quello che, successivamente, dovrebbe esser effettuato tra la NewCo e la Jd Sport Fashion Srl, già presente in Italia con 43 punti vendita. Jd ha palesato la volontà di acquisire 31 dei 165 Punti vendita acquisiti da Grow Capital. Il vincolo presentato in prima istanza dalla JD riguarda 21 punti vendita e il subentro nei rapporti di lavoro instaurati precedentemente con la NewCo, con il conseguente trasferimento di 170 rapporti di lavoro.

La procedura concorsuale ha sottolineato l’urgenza di arrivare in tempi rapidi ad una possibile intesa, evidenziando di aver già calendarizzato l’incontro presso uno studio notarile per il giorno 30 giugno. Il 26 giugno 2022 chiuderanno intanto i battenti i 16 punti vendita non rientranti nel perimetro di cessione e si procederà alla restituzione degli immobili ai proprietari.

I sindacati, attraverso le strutture territoriali, procederanno a richiedere incontri presso i Comuni, richiedendo la partecipazione dei proprietari delle superfici di vendita e anche della A.S., volti alla salvaguardia occupazionale.

I sindacati, nel corso dell’ultimo incontro, hanno palesato diverse richieste per poter giungere all’auspicata definizione della vertenza e alla sottoscrizione del verbale di accordo propedeutico alla cessione, tra cui, incontri volti al monitoraggio della situazione, la salvaguardia di tutti i dipendenti operanti presso la sede ed il magazzino, dicendosi assolutamente indisponibili a valutare in questa fase la richiesta aggiuntiva di riduzione della Ral, la definizione di un possibile incentivo all’esodo su base non oppositiva, la definizione di azioni di politica attiva, tra cui la formazione, volte a salvaguardare il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori e a fornire loro competenze volte ad implementare la spendibilità sul mercato del lavoro.

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