Turismo, Ispettorato Nazionale del Lavoro: a Ferragosto irregolari 7 aziende su 10

Guarini: «Alcuni imprenditori disinvolti rischiano di screditare una intera categoria, occorre avere rispetto quando di parla di lavoratori e serve maggiore impegno per rendere il lavoro nel Terziario di mercato un lavoro dignitoso e di qualità»

Roma, 18 agosto 2021 – «Lo scorcio disvelato dai controlli presso i pubblici esercizi, nella ristorazione e nel settore ricettivo è speculare alla polemica preferiale sulla penuria di lavoratori nel settore turistico. Quanti, nelle scorse settimane, sui mezzi di stampa sostenevano che i disoccupati preferissero poltrire sul divano e percepire il Reddito di cittadinanza, piuttosto che l’indennità per i lavoratori stagionali del turismo introdotta dalla recente normativa di sostegno per far fronte alla situazione pandemica in atto, in luogo di accettare un’occupazione stagionale, riflettano su ciò che hanno enfaticamente sostenuto».

Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ha commentato i dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle ispezioni effettuate nella giornata di Ferragosto dai quali è emersa l’irregolarità di oltre 7 aziende su 10.

«Non vogliamo generalizzare – ha sottolineato il sindacalista – sarebbe profondamente sbagliato ed ingiusto. Non staremo mai dalla parte di chi afferma che nei pubblici esercizi ci sia solo illegalità e sfruttamento. I dati d’altronde aiutano a capire che non bisogna rincorrere le suggestioni lanciate da chi è solito esprime unicamente opinioni decontestualizzate, infondate e prive di qualsivoglia ancoraggio alla realtà».

«Può capitare, e l’esito delle verifiche lo testimonia – ha evidenziato – che ai lavoratori stagionali del turismo venga offerto un rapporto lavorativo in nero o grigio, a condizioni fuori dalle regole, da svolgere in modalità apertamente confliggenti con le previsioni di legge e di contratto».

«Un settore tanto importante quale è il comparto turistico – ha chiosato Guarini – è fatto purtroppo anche di questo. Le semplificazioni fanno il gioco di alcuni imprenditori disinvolti che rischiano di screditare una intera categoria».

«Quando si parla di lavoro e di lavoratori – ha concluso il sindacalista – ci permettiamo di raccomandare maggiore cautela, essere meno semplicistici e avere più attenzione rispetto alle responsabilità che si intende ricondurre in capo ai lavoratori. Ci aspetta certamente un lavoro molto impegnativo: una guerra senza quartiere in questo come in altri settori per rendere il lavoro nel Terziario di mercato un lavoro dignitoso e di qualità».

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