Sono 35 i dipendenti della EP S.p.A. a cui ad oggi non è stato somministrato il vaccino anti SARS-COV/COVID-19 e rientrano fra il personale addetto al servizio delle pulizie della Casa della Divina Provvidenza. A denunciare la evidente discriminazione nel trattamento Luigi De Ceglie della FISASCAT Cisl Bari, che ha proclamato per lunedì 24 maggio dalle ore 8.00, un sit-in di protesta dinnanzi alla struttura in cui operano gli stessi lavoratori. “ Lo scorso 27 aprile in seguito ad una preannunciata protesta era stato assicurato il vaccino anti covid, ma prendiamo atto che a distanza di un mese nulla è stato ancora fatto. Ci sentiamo presi in giro. Sono tutti i giorni – spiega Luigi De Ceglie segretario della Fisascat Cisl – a stretto contatto con i pazienti, per cui non solo il rischio di contagio è altissimo, ma loro stessi potrebbero essere fonte di contagio tra gli ospiti della struttura e nella comunità in cui vivono, in primis i nuclei familiari.L’esclusione è per noi irragionevole, incostituzionale e inopportuna. Più volte le organizzazioni sindacali sono intervenute, senza alcun riscontro, con l’A.N.I.P. (Associazione Nazionale delle Imprese di Pulizie) invitando il Ministero ad inserire la categoria di lavoratori tra coloro che debbono essere vaccinati con la stessa priorità del personale medico, paramedico, ausiliario ecc, impiegato negli ospedali, R.S.A., ed R.S.S.A, proprio per il prezioso e necessario lavoro che svolgono quotidianamente. La FISASCAT Cisl Bari denuncia, – conclude De Ceglie – quanto sia scandaloso che a livello regionale non si pensi a vaccinare coloro che tutti i giorni provvedono all’igiene e alla sanificazione degli ambienti in cui vivono e lavorano, senza tutele