Contratto Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza, dopo l’accordo sugli adeguamenti salariali del …

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sollecitano una presa di posizione netta contro il dumping contrattuale presente nel settore

Roma, 3 luglio 2024 – Dopo la sottoscrizione dell’accordo del 16 febbraio sugli adeguamenti salariali prosegue il confronto tra le parti sottoscrittrici il Contratto nazionale della Vigilanza Privata e dei Servizi di Sicurezza, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e le associazioni datoriali del settore, Anivip, Assiv, Univ, Ani sicurezza, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi.

Sul tavolo, previsto dall’accordo di rinnovo contrattuale e finalizzato al miglioramento delle condizioni economiche e normative applicate agli oltre 100mila addetti, il riconoscimento dell’una tantum per il personale della Vigilanza Privata. Condivisa anche una richiesta di incontro da parte di tutte le parti sociali da trasmettere al Ministero dell’Interno per affrontare congiuntamente il tema della sicurezza dei lavoratori, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca riguardanti il trasporto valori e per ultimo l’assalto del Caveau di Sassari.

Le parti hanno inoltre concordato di inviare una comunicazione di sollecito al Ministero del Lavoro per avviare il confronto in riferimento agli impegni assunti dallo stesso dicastero nell’incontro del marzo 2024 sul tema del dumping contrattuale e per sollecitare l’emanazione del decreto ministeriale con le tabelle aggiornate al rinnovo contrattuale.

I sindacati hanno inoltre chiesto formalmente alle associazioni datoriali di prendere una posizione netta di contrasto rispetto alla sottoscrizione, da parte di una organizzazione sindacale non comparativamente più rappresentativa, di un protocollo straordinario in dumping rispetto a quello sottoscritto da Filcams, Fisascat e Uiltucs, e di emanare una circolare alle aziende associate per una corretta applicazione del CCNL sottoscritto il 30 maggio 2023 e il 16 febbraio 2024. Il confronto è aggiornato al 31 luglio 2024.

Related Posts