È entrata nel vivo la annosa e complicata vertenza, preannunciata dalle organizzazioni sindacale FISASCAT CISl e Filcams CGIL, che coinvolge tutto il personale storico da oltre un ventennio, impiegato nel servizio di portierato dei plessi dell’Uniba Università degli Studi di Bari. La stazione appaltante ha indetto una nuova gara per il servizio di portierato senza aver opportunamente tracciato le linee guida per 1 apposita clausola sociale insita a salvaguardare i livelli occupazionali 65 unità e soprattutto i redditi dei lavoratori e il costo del lavoro, quindi lasciando campo libero a qualsiasi operatore economico di impiantare la gara economica con un qualsiasi CCNL. Sta di fatto che questi lavoratori da sempre sono stati sempre impiegati ad espletare, Oltre alle canoniche mansioni di portierato e vigilanza del patrimonio dell’università nonché dei luoghi di accesso e uscita e servizi integrati, anche mansioni di assistenza agli studenti nonché a tutto il Corpo Docente, riconoscendo pertanto loro una retribuzione dettata sino ad oggi dal CCNL servizi integrati Multiservizi alquanto dignitosa, il quale CCNL richiama le molteplici mansioni e servizi previsti dalla stazione appaltante. Per gli effetti della nuova gara d’appalto che non ha previsto le apposite linee guida, ha fatto si di aggiudicare il servizio alla stessa società oggi gerente del servizio, la quale ha promosso un costo del lavoro per tutto il personale, applicando il CCNL per i dipendenti da istituti e imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari nettamente inferiore all’attuale CCNL servizi integrati Multiservizi. La FISASCAT CISL già nel primo confronto tenutesi con il CDA università nel luglio 2021, significava viva preoccupazione, Durante la fase di gara per la presenza e partecipazione di società con un CCNL minoritario servizi fiduciari che se aggiudicata avrebbe inevitabilmente creato un effetto di dumping contrattuale di circa il 40% delle attuali retribuzioni. Presto fatto . Gara aggiudicata all’attuale società con CCNL servizi fiduciari con inizio nuovo appalto dal 1 aprile 2022,un vero e proprio danno sociale…intanto le organizzazioni sindacali tempestivamente hanno proclamato un sit in di protesta con tutti i lavoratori il 24 marzo dinnanzi università degli studi di Bari; contestualmente era in corso il CDA contemporaneamente alla manifestazione ricevendone la delegazione sindacale per esporre la criticità sociale venutasi a creare per effetto di una aggiudicazione della gara dubbiosa, al termine dell’audizione sindacale dinanzi al CDA il rettorato si è mostrato sensibile responsabile disponibile a trovare possibili soluzioni a questa vertenza. le organizzazioni sindacali oltre aver preliminarmente indetto 4 ore di assemblea sindacale con sit-in di protesta hanno attivato e programmato la fase di raffreddamento delle relazioni sindacali con la società oggi detentrice del servizio ben conscia durante la partecipazione alla gara di applicare un CCNL minoritario non perfettamente compatibile con l’oggetto dell’appalto, per programmare giornata di sciopero non escludendo l’assemblea permanente dei Lavoratori tutti dinanzi all’università fino a quando non si troveranno soluzioni certe e definitive Ah questa incresciosa vertenza che sotto certi aspetti giuridici doveva essere evitata

