Terzo Settore Socio Sanitario Assistenziale, avanti con la mobilitazione per il rinnovo del Contratt …

L’attivo unitario del 3 luglio ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di attivare il confronto con le istituzioni a livello regionale: la protesta, in vista dello sciopero del 16 settembre 2024, prosegue con sit-in e presidi di fronte le sedi delle Regioni e in tutte le province

Roma, 12 luglio 2024 – Avanti con il percorso di mobilitazione avviato per il rinnovo del Contratto nazionale Uneba atteso da quasi 5 anni da circa 135mila dipendenti del terzo settore socio sanitario assistenziale.

Dopo il mancato accordo sulla procedura di raffreddamento attivata al Ministero del Lavoro prosegue lo stato di agitazione indetto dai sindacati di categoria Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, per culminare il 16 settembre 2024 con una giornata di sciopero nazionale. Uneba, pur dichiarandosi disponibile ad erogare 50 euro per il rinnovo contrattuale 2020/2025, ha subordinato la sottoscrizione dell’intesa all’intervento delle istituzioni pubbliche per la copertura economica del rinnovo contrattuale.

L’attivo unitario delle strutture, delle delegate e dei delegati del 3 luglio 2024 ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di attivare il confronto con le istituzioni a livello regionale, con lo svolgimento di sit-in e presidi di protesta di fronte le sedi delle Regioni e in tutte le province. Nella missiva trasmessa ai Presidenti delle Regioni la richiesta dei sindacati verte sullo svolgimento di un incontro focalizzato “sulla situazione di disagio in cui versano i lavoratori, nonché sui carichi di lavoro” a fronte della carenza di manodopera registrata nel terzo settore socio sanitario assistenziale educativo, “connessa alla mancanza di attrattività” del comparto, “nonché all’impossibilità di fronteggiare le esigenze dei lavoratori e di loro familiari per effetto dell’erosione del potere di acquisto, o di valutare congiuntamente i possibili percorsi di tutela dei servizi e delle persone rappresentate”.

Della situazione, dichiarandosi Uneba coerente con i principi e i valori cristiani, saranno informate anche le autorità ecclesiastiche locali, chiamate a confrontarsi con le organizzazioni sindacali e con le lavoratrici e i lavoratori sulla situazione di stallo negoziale e sulle gravi ripercussioni sociali ed economiche dettate dal mancato rinnovo contrattuale.

In particolare i sindacati, ispirati dalle parole di Papa Francesco sulla dignità del lavoro, chiedono espressamente alle autorità ecclesiastiche di supportare la loro causa e di aiutare a sensibilizzare le istituzioni sull’importanza di un contratto giusto per i lavoratori del settore che compartecipano con grande umanità e competenza a riempire di senso la vita delle persone più fragili.

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