“No alla chiusura dell’Hotel Campus, 7 lavoratori a rischio licenziamento”
Scendono in piazza i dipendenti dell’Hotel Campus. È in programma per martedì prossimo, 28 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, davanti la sede dell’Università degli studi di Bari, un sit-in di protesta dei 7 lavoratori a rischio licenziamento attualmente in servizio nel noto albergo di via Celso Ulpiani. Lo stato di agitazione è stato indetto dalla Fisascat Ci Bari sl dopo che l’Ateneo del capoluogo ha deciso di dismettere l’immobile, di cui è proprietario. Più volte i sindacati hanno infatti chiesto un incontro per «ricevere informazioni dettagliate circa l’imminente sgombero» e «tracciare le linee guida per salvaguardare il futuro occupazionali degli attuali sette lavoratori», ma dai vertici universitari non sarebbe mai sarebbe arrivata risposta. In bilico ci sono le posizioni di receptionisti, baristi, addetti alle pulizie delle camere e guardie notturne: «L’inspiegabile decisione dell’Università di dismettere l’immobile da ogni sua funzione, nonché di evitare qualsiasi confronto con l’organo sindacale, senza una chiara motivazione, e di decretare l’uscita definitiva dell’attuale gestore (la Gestioni Sud srl,) escludendo a priori una proroga della locazione o una nuova definizione contrattuale, senza preoccuparsi del destino di chi ci lavora da oltre un decennio, ha lasciato a tutti l’amaro in bocca» dice in una nota il segretario Fisascat Cisl Bari Michelangelo Ferrigni, che aggiunge: «Se tale situazione dovesse essere confermata, sarebbe inaccettabile non solo dal punto di vista sociale, per la procurata cessazione dei rapporti di lavoro, ma sarebbe inspiegabile anche da un punto di vista economico in quanto l’attività alberghiera, turistico-ricettiva e di ristorazione connessa registra numeri positivi per chiunque voglia e possa proseguire nell’attività». Il sindacato sottolinea poi come «non meno grave sarebbe il disagio provocato a tutta la popolazione universitaria (studenti, professori fuori sede, ricercatori e congressisti) che usufruisce dei servizi offerti dalla struttura», molto competitiva sul mercato, che risulta aperta anche al pubblico e alle famiglie degli stessi studenti. La richiesta delle organizzazioni di categoria è, dunque, quella di un incontro urgente con il Magnifico Rettore Stefano Bronzini, da svolgersi preferibilmente entro la fine di novembre, al fine di ricevere «le dovute informazioni circa lo sgombero dell’immobile e sulle sorti dei 7 lavoratori coinvolti»