Blanca: «Agendo attraverso la contrattazione collettiva di settore le Parti Sociali possono colmare anche le disattenzioni del sistema sociale implementando le tutele e il potere di acquisto degli assistenti familiari»
Roma, 21 novembre 2022 – I sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e Federcolf sono pronti all’avvio dei negoziati sulla definizione del nuovo Contratto nazionale del lavoro domestico in scadenza il 31 dicembre 2022. Le quattro federazioni hanno trasmesso alle associazioni imprenditoriali di settore Fidaldo e Domina la Piattaforma sindacale unitaria.
Nel mese di febbraio scorso, durante l’incontro annuale, sono state definite in sede ministeriale le nuove tabelle retributive in vigore dal 1° gennaio 2022, frutto di una verifica e di un adeguamento dovuto alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo al 3,6%. Il dato degli addetti è particolarmente significativo: l’Osservatorio INPS rileva che le/gli assistenti familiari regolarmente assunti nel 2021 sono 961.358, con un incremento dello 1,9% rispetto all’anno precedente; il lavoro irregolare si stima essere circa il 60%. In premessa del documento unitario il riferimento alle molteplici fragilità che attanagliano il settore: discriminazione, precarietà, isolamento, povertà salariale, lavoro sommerso e diritti ancora da conquistare.
Le proposte di parte sindacale vertono sulla revisione e sull’aggiornamento degli articolati contrattuali riferiti a: lettera di assunzione, lavoro ripartito, inquadramento dei lavoratori, lavoro straordinario, ferie e permessi, formazione professionale, congedi per le donne vittime di violenza, tutela lavoratrici madri, congedi parentali, malattia, trasferte, retribuzione e prospetto paga, minimi contributivi, vitto e alloggio, quattordicesima mensilità, previdenza complementare, salute e sicurezza.
Sul salario i sindacati sollecitano “un incremento salariale, con l’adeguamento dei minimi retributivi e l’aumento di tutte le indennità che tenga conto della professionalità, ne remuneri il valore e garantisca un incremento delle retribuzioni e del potere di acquisto degli assistenti familiari”.
La segretaria nazionale della Fisascat Cisl Aurora Blanca sottolinea «l’importanza dell’attività svolta dagli assistenti familiari nel supportare le famiglie nello svolgimento delle funzioni afferenti alla casa, o alla presa in carico di persone autosufficienti, non autosufficienti e minori». «Il ruolo essenziale svolto da tante lavoratici e da tanti lavoratori nel settore domestico – ha aggiunto la sindacalista – chiama tutti gli attori sociali a una sempre maggiore responsabilità, volta a garantire loro pari dignità rispetto ai lavoratori dipendenti che operano in altri settori».
«Il settore – ha poi chiosato – prevede una presenza massiva delle donne, per lo più immigrate, tra i soggetti più deboli del mercato del lavoro, e pertanto, come richiesto dalla Commissione Europea, grande attenzione a loro dovrà essere rivolta al fine di dare Condizioni di lavoro più stabili e durature sia in termini retributivi che contributivi per garantire equità di trattamento durante la quiescenza». «Agendo attraverso la contrattazione collettiva di settore – ha concluso Blanca – le Parti Sociali possono colmare, almeno in parte, le disattenzioni del legislatore e della politica, implementando le tutele e il potere di acquisto degli assistenti familiari».