«Urgente rafforzare la struttura degli ammortizzatori sociali universali anche prevedendo uno strumento selettivo che salvaguardi la stagionalità, prevedendo anche il potenziamento del sistema delle politiche attive per il settore alberghiero e della ristorazione»
Roma, 27 settembre 2021 – «Per mantenere il settore in una direzione di crescita riteniamo fondamentale la creazione di una politica industriale ad hoc che valorizzi le enormi potenzialità del turismo italiano, coinvolgendo tutte le Parti Sociali di settore e il Governo per sostenere il Brand Italia e rafforzare ulteriormente il sistema di relazioni sindacali esistente e il rapporto con le istituzioni».
Così il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini, in occasione della Giornata Internazionale del Turismo indetta dall’Onu il 27 settembre, rilancia sulla svolta concertata per supportare la ripresa di un comparto strategico dell’economia italiana.
«Il punto di partenza è senza dubbio il PNRR» ha aggiunto il sindacalista sottolineando che «il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza attribuisce al comparto “turismo e cultura” 8,13 miliardi, prevedendo un ampio programma di misure di ristrutturazione degli asset chiave turistici e culturali, interventi sui borghi, in contrasto all’overtourism, la spinta sulla digitalizzazione tramite la creazione dell’Hub sul turismo digitale, la valorizzazione di grandi eventi come la Ryder Cup 2022 e il Giubileo del 2025 oltre al sostegno alle strutture ricettive, programma che giudichiamo positivamente».
Per il sindacalista «è necessario valorizzare l’occupazione». «Il focus principale – ha chiosato – rimane il tema del lavoro, a cominciare dalla stagionalità caratteristica strutturale del comparto».
Per Guarini «sono necessarie azioni legislative nazionali e regionali che favoriscano la destagionalizzazione del settore, ad esempio tramite l’ampliamento del periodo ricettivo, con la programmazione delle manifestazioni e degli eventi durante tutto l’anno e l’introduzione di buoni vacanza nei periodi di minor afflusso, sostenendo in tal modo un turismo sociale accessibile nei diversi periodi dell’anno».
Il sindacalista si è espresso anche sull’urgenza di «rafforzare la struttura degli ammortizzatori sociali universali anche prevedendo uno strumento selettivo che salvaguardi la stagionalità, prevedendo anche il potenziamento del sistema delle politiche attive per il settore alberghiero e della ristorazione».
«La digitalizzazione del turismo – ha concluso – impone l’avviamento di percorsi di formazione continua necessari a prevenire il disallineamento tra esigenze produttive e competenze dei lavoratori. Su questo la contrattazione collettiva e la bilateralità possono intervenire in maniera decisiva»