una mobilitazione finalizzata a sollecitare il rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2015. Lavoratrici e lavoratori in presidio davanti la Prefettura, hanno aderito alle 8 ore di sciopero indetto a livello nazionale da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, per dire basta a bassi salari, dumping contrattuale, turni massacranti, appalti al massimo ribasso e livelli di sicurezza insufficienti. Una folta rappresentanza è stata ricevuta dal Prefetto nel corso della mattinata. Presenti la segretaria generale Fisascat Bari Miriam Ruta e il segretario Nicola Colella che spiegano: Abbiamo comunicato al rappresentante del Governo sul territorio le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti le lavoratrici e i lavoratori della vigilanza privata: non siamo più disposti ad accettare salari indecenti, in molti casi sotto la soglia di povertà assoluta in riferimento ai dati ISTAT, e rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che questi addetti attendono da sette anni. Le istituzioni hanno il dovere di farsi carico delle ingiustizie anche attraverso la lotta alla povertà che parte proprio dai rinnovi contrattuali.